È una visita non invasiva e indolore che permette di valutare o monitorare disturbi e malattie associate alle ghiandole endocrine, gli organi che producono gli ormoni. Tra questi sono inclusi la tiroide, i testicoli, le ovaie, l’ipofisi, il surrene e il pancreas.
L’endocrinologo raccoglie informazioni sulla storia familiare, patologica e alimentare del paziente. A ciò si aggiunge un’accurata visita clinica cui può seguire la prescrizione di esami specifici.
Che cosa sono le dislipidemie?
Le dislipidemie rappresentano un gruppo di condizioni patologiche caratterizzate da anomalie del metabolismo e alte concentrazioni di grassi (anche detti lipidi) nel sangue. L'accumulo di grassi nel sangue e il conseguente deposito sulle pareti dei vasi sanguigni rappresentano uno dei principali fattori di rischio per l'arteriosclerosi, che può portare a infarto, ictus cerebrale e all'arteriopatia periferica.
A chi è consigliata la visita?
La visita endocrinologica per dislipidemie è mirata a ridurre il rischio cardiovascolare del paziente e al controllo e alla cura, quando possibile, delle anomalie del metabolismo dei lipidi.
Come si svolge la visita?
Durante la visita l'endocrinologo, oltre a un'analisi completa della situazione di salute del paziente, delle abitudini alimentari, delle predisposizioni genetiche, indirizza il paziente verso gli esami del sangue e dell'apparato cardiovascolare che è necessario effettuare.
La visita si completa con la strutturazione di un percorso specifico in base alle singolarità che i diversi pazienti presentano.
É un dato di fatto che quando una donna gestante soffre di diabete, di una malattia tiroidea, o di un’alterazione del peso, la prognosi materno-fetale diventa piú delicata per il rischio di malformazioni ed altre complicazioni associate. Ció nonostante mantenere un controllo e un trattamento specifico, permette di portare avanti una gravidanza normale.
Per questo motivo è importante non tralasciare possibili problemi ormonali e metabolici previ ad una gestazione (diabete, malattie tiroidee, ovaie policistiche, alterazioni del peso ed altri meno frequenti come proctalinomi, iperplasia surrenale congenita, diabete insipido, Cushing, malattia di Addison…) permettendo così seguire un trattamento prima della gravidanza, con i controlli necessari anche durante la stessa fino al parto e post- parto, visto che dopo il parto, la scomparsa della placenta provocherà una nuova “tempesta ormonale”, cosa da non tralasciare.
La visita diabetologica è l’esame specialistico attraverso cui viene verificata l’eventuale esistenza del diabete mellito, patologia che prevede un livello di glucosio elevato nel sangue (iperglicemia).
Questa situazione clinica, assai diffusa, trae origine da difetti della secrezione e/o dell’attività dell’insulina.
A cosa serve?
Ha l'obbiettivo di:
- Definire la presenza della malattia diabetica
- Valutare le eventuali complicanze già in essere (es: sofferenza dei reni)
- Inquadrare altre anomalie cliniche e di laboratorio già presenti (es: pressione elevata, eccesso di colesterolo o di grassi nel sangue)
- Predisporre il successivo programma di cura dietetico
comportamentale e farmacologica.
Come si svolge la visita diabetologica?
Nel corso della visita diabetologica il paziente viene sottoposto a un esame clinico completo che prevede il controllo di peso, altezza, circonferenza addominale, pressione arteriosa.
Vengono inoltre valutati il collo, l’apparato cardiorespiratorio, gli organi addominali e verificate le condizioni circolatorie di gambe e piedi, con i riflessi osteo-tendinei e la sensibilità al tatto e alle variazioni di temperatura, al fine di prevenire le lesioni del piede diabetico.
Nella seconda parte della visita, il medico diabetologo imposta la terapia, istruisce il paziente sulle misurazioni da effettuare con regolarità a domicilio (cadenze e modalità dell’automonitoraggio della glicemia, verifica della pressione arteriosa) e fornisce l’autorizzazione ai presidi opportuni.